Abilità
Destrezza nello svolgere un’attività intellettuale o pratica. Essa è sempre
associata ad una conoscenza e si acquisisce tramite imitazione e
ripetizione. L’abilità rappresenta – insieme alla conoscenza – una risorsa
di cui la persona competente dispone e che mette in opera (“mobilizza”) di
fronte ad un compito in un preciso contesto.
Accoglienza
Prassi pedagogica volta a rendere possibile l’implicazione personale nel
gruppo e finalizzata a definire un “contratto pedagogico” consapevole e
partecipato all’interno dell’azione formativa. Essa si propone i seguenti
obiettivi: conoscenza della persona, valorizzazione del suo “portato”
culturale e sociale, integrazione del gruppo-classe, conoscenza del contesto
formativo, dei suoi attori e del progetto formativo, delineazione del
“contratto pedagogico”.
Accompagnamento
Accompagnare significa offrire alla persona un punto di riferimento ed un
ausilio nel percorso di formazione e/o di inserimento lavorativo. Alcuni
esempi di accompagnamento nell’ambito di un percorso formativo sono:
• possibilità di colloqui degli allievi con gli insegnanti;
• presenza tra i formatori di una figura di “referente di classe” per la
gestione delle dinamiche emergenti e per la conduzione di momenti di
confronto;
• aiuti agli allievi in termini di metodo di studio e di recuperi formativi
anche in forma individualizzata;
• acquisizioni che consentano di attivare strategie di ingresso nel mondo
del lavoro nelle diverse possibilità di lavoro dipendente ed autonomo.
Accreditamento
L’accreditamento delle sedi formative e orientative ha come obiettivo quello
di assicurare agli utenti la qualità del servizio formativo e di garantire
le pubbliche amministrazioni circa l’affidabilità gestionale degli
attuatori. Con l’accreditamento, le Pubbliche Amministrazioni (Regioni e
Province Autonome) riconoscono ad un soggetto la possibilità di proporre e
gestire interventi, dopo averne verificato il possesso di requisiti secondo
standard predefiniti, individuati dal Ministero del Lavoro d'intesa con la
Conferenza Stato–Regioni. I soggetti responsabili dell’accreditamento, cioè
Regioni e Province autonome, sono tenute a valutare:
• la capacità gestionale e quella logistica;
• la situazione economica;
• la disponibilità di competenze professionali;
• i livelli di efficacia e di efficienza in attività pregresse;
• le interrelazioni maturate con il sistema sociale e quello produttivo
presente sul territorio.
Se conformi agli standard, il provvedimento di autorizzazione
(accreditamento) viene rilasciato a soggetti (sedi operative) che erogano
servizi orientativi e formativi.
Aggiornamento
Formazione che mira all’adeguamento del sapere lavorativo-professionale
della persona tenendo conto delle novità intervenute nelle tecnologie, nelle
norme, nell’organizzazione.
Alternanza formativa
Strategia metodologica che consente – in riferimento al singolo allievo - di
realizzare un percorso formativo coerente e compiuto nel quale si integrano
reciprocamente attività formative di aula, di laboratorio ed esperienze
svolte nella concreta realtà dell’organizzazione di lavoro e di impresa.
L’alternanza formativa è autentica quando le diverse modalità formative che
“si alternano” vengono a comporre un percorso unico e continuo avente al
centro la persona in formazione in riferimento al profilo educativo,
culturale e professionale ed in stretta relazione con il contesto in cui
opera la figura professionale di riferimento. Tale percorso trae inizio da
un progetto formativo definito congiuntamente dai due attori in gioco
(l’organismo di formazione e l’impresa) e si sviluppa attraverso una cura
continua che prevede monitoraggio, verifica ed eventualmente correzione e
miglioramento lungo tutto il cammino formativo.
Apprendistato
Rapporto di lavoro volto a favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del
lavoro, dando loro la possibilità di acquisire una professionalità specifica
direttamente all’interno di un’impresa.
L’apprendistato è connotato dall’alternanza di momenti lavorativi e momenti
di formazione esterna all’impresa: 240 ore annue per gli apprendisti con
meno di 18 anni e di 120 ore medie annue per gli apprendisti di con più di
18 anni.
Possono beneficiare dell’apprendistato i giovani tra i 15 e i 24 anni:
questo limite d’età è elevabile a 26 anni in alcune aree (Mezzogiorno e aree
con difficoltà strutturali) e fino a 29 anni per apprendisti artigiani
addetti a mansioni ad alto contenuto professionale. Tutti questi limiti, per
i portatori di handicap, sono innalzabili di due anni su tutto il territorio
nazionale.
L’apprendistato costituisce uno dei tre canali per adempiere l’obbligo
formativo, accanto al sistema scolastico e alla Formazione Professionale.
Il contratto che lo regola viene stipulato tra azienda, Ente di formazione e
apprendista.
Assegno formativo [
Vedi voucher.]
Attestato di abilitazione all'esercizio di una professione o di una
mansione specifica
È un attestato rilasciato dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali.
Consente l’esercizio di una professione specifica. Viene rilasciato a
seguito di un esame finale ed è riconosciuto in tutta Europa.
Attestato di frequenza
È rilasciato dall’organismo (Ente di formazione o impresa) gestore
dell’attività formativa. Attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche
del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente
frequentato. Il rilascio degli attestati di frequenza non è subordinato al
superamento di un esame, anche se può prevedere momenti di verifica interna
intermedia e finale.
Attestato di riconoscimento di conformità
È un attestato rilasciato dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali
agli organismi che svolgono attività formative a totale finanziamento
privato. Questo attestato comprova la conformità del progetto ai criteri
generali per la valutazione delle attività a finanziamento pubblico ed agli
standard formativi regionali.
Attitudine
Capacità globale di una persona ad apprendere le competenze necessarie per
svolgere una determinata categoria di compiti con particolare riferimento a
quelli di natura professionale. Comprende anche la capacità di acquisire le
risorse necessarie (abilità, conoscenze) a tale scopo.
Attività/situazione di apprendimento
Esperienza disegnata dal team dei formatori nella quale l’allievo,
confrontandosi con problemi di cui coglie il senso e l’utilità, si pone in
modo attivo alla ricerca di una soluzione in grado di soddisfare i requisiti
del problema stesso, sormontando gli ostacoli che via via incontra,
mobilitando in tal modo un processo di apprendimento autonomo, personale,
autentico.
L’attività o situazione di apprendimento non è un progetto predefinito, ma
la proposizione - il più possibile vicina al contesto reale – di un compito
sfidante che trae origine dalle rappresentazioni che gli allievi si danno
delle attività proposte e li stimola alla costruzione di un cammino che
consenta loro di giungere alla piena riuscita dell’azione intrapresa.
Bilancio di competenze
Prassi formativa complessa con l’obiettivo di permettere a dei lavoratori di
analizzare le proprie competenze professionali e personali, così come le
proprie attitudini e motivazioni, allo scopo di definire un progetto
professionale e, ove necessario, un progetto di formazione. Si tratta quindi
di una modalità di riconoscimento delle competenze di cui la persona è
portatrice, in assenza di titoli formali (certificati, diplomi o attestati)
acquisiti tramite esperienza diretta. Tale dispositivo, di origine francese,
ha lo scopo di certificare tali competenze e quindi di renderle evidenti
socialmente e contrattualmente, specie in riferimento a giovani ed adulti a
bassa scolarità.
Capacità personali
Caratteristiche della persona, possedute su base innata e apprese, che
riguardano i suoi repertori di base: cognitivo, affettivo-motivazionale,
socio-interpersonale. Esse riflettono i valori ed i contenuti propri
dell’educazione che la persona vive specie nell’età evolutiva; si
riferiscono quindi alla famiglia di appartenenza, alle agenzie educative e
formative ma anche ai legami significativi individuali e di gruppo. Esse
rappresentano le potenzialità dell’allievo che richiedono di essere
riconosciute (innanzitutto a favore del destinatario stesso) e attualizzate.
Tali capacità, raramente coltivate in modo formale dalle istituzioni
formative, sono attualmente considerate preziose per l’adattamento
personale, interpersonale, scolastico e professionale.
Carta dei valori dei servizi formativi e dei diritti-doveri dei destinatari
Testo di riferimento per la gestione del Centro di Formazione Professionale
che indica i valori di riferimento, come pure l’elenco dei diritti e dei
rispettivi doveri riferiti al destinatario. Essa è alla base della
progettazione del servizio, della formazione del personale, della
definizione della politica della Qualità, della elaborazione dei documenti
operativi. In particolare, l’attività di monitoraggio e valutazione del
servizio si ispira strettamente alla stessa Carta.
Centro di formazione professionale
Struttura che eroga un’offerta formativa nell’ambito del sistema di
Istruzione e Formazione Professionale finalizzata a promuovere il successo
formativo di ogni allievo, fornendo ad esso un’informazione adeguata ed
utile sulle diverse opportunità formative, una possibilità di orientamento
che gli consenta di riconoscere le proprie potenzialità e competenze
parziali, un percorso di formazione personalizzato e continuativo, un
supporto per il passaggio alla vita attiva ed in ogni momento di transizione
in cui si venga a trovare, un’occasione di formazione continua e permanente.
Certificato di competenze e certificato di competenze superiori
Sono attestati rilasciati dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali.
Si raggiunge al termine di percorsi formativi e professionalizzanti che
permettono l’acquisizione di competenze relative ad una professionalità non
compiuta. Hanno valore di credito formativo per il rilascio di un altro
attestato. Vengono rilasciati a seguito di un esame finale e sono
riconosciuti in tutta Europa.
Certificato di qualifica professionale (2° o 3° livello europeo)
È un attestato rilasciato dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali.
Si raggiunge al termine dei percorsi di Formazione Professionale intrapresi
dopo l'assolvimento degli obblighi scolastici. Il certificato di qualifica
professionale permette di esercitare un’attività ben definita e attesta la
capacità di utilizzare gli strumenti e le tecniche del mestiere. Viene
rilasciato a seguito di un esame finale ed è riconosciuto in tutta Europa.
Certificato di specializzazione (3° livello europeo)
È un attestato rilasciato dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali.
Si consegue al termine dei percorsi di formazione professionale rivolti a
persone già in possesso di un certificato di qualifica professionale. Viene
rilasciato a seguito di un esame finale ed è riconosciuto in tutta Europa.
Certificato di specializzazione tecnica superiore
Viene rilasciato dall’Amministrazione regionale a seguito della frequenza di
percorsi di Istruzione Tecnico Superiore (IFTS), riconducibili al quarto
livello formativo europeo.
Certificazione di Qualità
Documento, solitamente rilasciato da un’autorità terza (rispetto al
finanziatore e all’erogatore) attraverso il quale si attesta che
l’organizzazione formativa ha posto in atto tutte le azioni tese a rilevare
la corrispondenza delle azioni svolte con gli standard dichiarati. Esistono
diversi dispositivi di certificazione: la più nota è la norma ISO 9000, ma
esistono pure certificazioni associative.
Certificazione formativa
Documento che attesta l’avvenuta acquisizione da parte dell’utente della
formazione delle capacità, delle conoscenze, delle abilità e delle
competenze previsti nel progetto formativo. Tale documento è rilasciato
dall’organismo erogatore e può essere:
• un diploma o un certificato di valore legale (qualifica, diploma di
formazione, diploma di formazione superiore);
• un certificato riferito ai crediti formativi acquisiti;
• un attestato di frequenza e/o profitto.
Competenze
I diversi tipi di caratteristiche individuali che hanno a che vedere con la
corretta realizzazione di una prestazione lavorativa.
La persona competente è in grado di mobilitare le risorse possedute
(capacità, conoscenze, abilità) al fine di condurre ad una sua soluzione un
compito-problema. La competenza richiede necessariamente una prova concreta,
nella quale il titolare si impegni in modo autonomo e responsabile.
Competenze di base
Insieme di conoscenze e di abilità riconosciute necessarie per l’accesso ai
corsi di Formazione Professionale.
Competenze cognitive
Sono capacità lavorative che riguardano l’analisi dei problemi, la presa di
decisioni e la valutazioni delle conseguenze.
Competenze relazionali
Sono quelle capacità associate al comunicare, cooperare, motivare e gestire
le interazioni lavorative con i propri colleghi di lavoro.
Competenze tecnico-professionali
Sono l’insieme di abilità e conoscenze particolari di ogni specifico ambito
lavorativo. Queste competenze variano per ogni settore professionale.
Competenze trasversali
Sono tutte quelle abilità cognitive e relazionali che possono essere
facilmente trasferite da un contesto lavorativo ad un altro. Queste
competenze sono importanti per produrre comportamenti professionali capaci
di trasformare il sapere tecnico in prestazioni lavorative efficaci.
Compito professionale
Nell’analisi del lavoro, tale espressione indica la situazione-problema che
sfida la professionalità del lavoratore, a fronte della quale egli mobilita
le sue risorse (capacità, conoscenze, abilità e competenze) al fine di
giungere ad un risultato soddisfacente. Nel fare ciò, il lavoratore elabora
una strategia di soluzione dello stesso problema che risulta per tale natura
contestuale e non standardizzata. La descrizione delle famiglie/figure
professionali sulla base di compiti siffatti aiuta a superare il
riduttivismo delle “mansioni”, poiché pone il ruolo lavorativo entro la
ricca dinamica di richieste e sollecitazioni che lo caratterizza; inoltre
evita il meccanicismo poiché consente di impostare il processo di formazione
sulla base di una metodologia aperta che consente di porre la persona in una
posizione autonoma, attiva e responsabile, in vista della soluzione di
problemi complessi attinenti al suo campo di competenza.
Comunità professionale
Aggregato - coincidente volta per volta con il settore (es.: meccanico) o il
processo (es.: aziendale e amministrativo) – di più figure, ruoli o
denominazioni che hanno in comune una cultura distintiva composta di valori
e di saperi peculiari, la collocazione organizzativa, i percorsi
professionali, le competenze chiave. Le ulteriori articolazioni in figure
professionali sono definite all’interno di tali aggregazioni più ampie,
mantenendo la dimensione di “cultura professionale” comune.
Conoscenze
Insieme di nozioni strutturate in una materia/disciplina o area culturale.
Possono riguardare teorie, modelli, sistemi di azione. Ogni ambito di sapere
comprende nozioni, concetti, nessi, regole. I saperi sono – al pari delle
abilità - cognizioni che occorre acquisire per poter porre in atto una
competenza (di cui sono uno degli ingredienti).
Consulenza orientativa
Interventi differenziati - dal colloquio a percorsi più articolati quali il
bilancio di competenze – finalizzati a favorire la conoscenza di sé, la
scoperta delle proprie attitudini, capacità, interessi e motivazioni per
arrivare a definire un proprio progetto professionale ed individuare le vie
per attuarlo.
Coordinatore tutor
Figura indispensabile in ogni azione di Istruzione e Formazione
Professionale che ha il compito di guidare l’équipe dei formatori coinvolti,
presiedere alle fasi di progettazione e programmazione (piano formativo
personalizzato), coordinare le attività, facilitare i processi di
apprendimento e sostenere il miglioramento continuo dell’attività formativa
e didattica. Spetta al tutor la cura del Portfolio delle competenze
individuali.
Credito formativo
Valore riconosciuto all'interno di percorsi formativi e/o professionali per
l’inserimento nel sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale. Al
termine di un percorso che prevede una qualifica specifica si ottiene anche
un certo numero di crediti formativi. Al riconoscimento del credito
formativo ed alla relativa attribuzione di valore provvede la struttura
educativa o formativa che gestisce l’attività che si intende frequentare.
Consente all'individuo di transitare tra sistemi della Formazione,
dell'Istruzione, del lavoro senza disperdere le competenze acquisite, ma
capitalizzandole in vista di una loro ricomposizione all’interno di una
professionalità compiuta nella logica della formazione lungo tutto l’arco
della vita (Formazione Continua).
Dichiarazione di competenze
Si tratta di un attestato non ufficiale rilasciato a seconda dei casi della
Regione o dal soggetto attuatore al termine di iniziative di tirocinio e/o
formazione. La dichiarazione di competenze non prevede un esame ufficiale e
contiene le seguenti indicazioni: tipo di iniziativa, requisiti di accesso,
competenze acquisite (di base, tecnico-professionali, trasversali), periodo
e durata dell'attività formativa, eventuali prove previste per
l’accertamento delle competenze ed eventuali annotazioni integrative. È una
certificazione che dichiara le competenze individuali e non generali
effettivamente acquisite dalla persona. Può essere rilasciata anche a chi
non ha portato a termine il percorso formativo, poiché certifica le
competenze fino a quel momento acquisite.
Didattica attiva
Insieme articolato di metodologie di insegnamento che pongono l’utente come
soggetto attivo e non passivo del proprio processo di apprendimento. Ci si
riferisce ad un ampio repertorio di metodologie didattiche che tenta di
superare quelle modalità tradizionali basate sull’ascolto (per esempio la
lezione frontale) o sull'osservazione ed imitazione (per esempio
l’affiancamento addestrativo). Alcuni esempi di didattica attiva: la
simulazione operativa; l’analisi e la risoluzione di casi/problemi, il
lavoro di progetto i lavori e le esercitazioni di gruppo; il gioco
psico-pedagogico.
Difficoltà di apprendimento
Particolari condizioni che ostacolano il processo di apprendimento della
persona. Esse possono riferirsi a caratteristiche didattico-formative
(percorso, metodologia didattica, relazioni), oppure orientative (progetto
personale e suoi aspetti). Tali condizioni richiedono la necessità di
delineare il quadro di riferimento tra cui si collocano gli aspetti
personali (motivazione, prerequisiti, integrità psico-fisica), del contesto
di vita (famiglia, ambiente, gruppo) e sociali (tipo di “capitale sociale”
di cui la persona è portatrice).
Diploma di qualifica professionale
Titolo di studio rilasciato dagli Istituti professionali al termine del
terzo anno di frequenza del corso. L’istruzione professionale si articola in
due blocchi di tre anni più due. Al termine del primo blocco viene
rilasciato, successivamente ad un esame di qualifica, questo titolo di
studio. Al termine del secondo blocco si ottiene un Diploma di maturità
professionale.
Diploma di qualifica superiore (corrispondente al 4° livello europeo)
È un attestato rilasciato dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali.
Si raggiunge al termine di percorsi di formazione post diploma. Viene
rilasciato a seguito di un esame finale ed è riconosciuto in tutta Europa.
Diploma di specializzazione (corrispondente al 5° livello europeo)
È un attestato rilasciato dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali.
Si raggiunge al termine dei percorsi di Formazione Professionale successivi
ad una Formazione Superiore completa (livello laurea). Viene rilasciato a
seguito di un esame finale ed è riconosciuto in tutta Europa.
Diritto-dovere di Istruzione e Formazione
Prerogativa di ogni cittadino mediante la quale la Repubblica assicura a
tutti il diritto all'Istruzione ed alla Formazione, per almeno 12 anni o,
comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno
di età, allo scopo di favorire pari opportunità di raggiungere elevati
livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso
conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le
scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo
del lavoro. A fronte di tale offerta, ogni cittadino ha il dovere di
partecipare alle attività formative più idonee mirando ad accrescere il
proprio bagaglio di acquisizioni.
Formazione a catalogo
È il percorso di formazione scelto dal destinatario della azione formativa
in base alle proprie esigenze e fabbisogni e mirato a fornire competenze
specifiche.
Formazione continua
Adeguamento delle competenze professionali del lavoratore alle esigenze del
mercato del lavoro.
Formazione orientativa
Tirocini e brevi percorsi formativi destinati a gruppi di utenti con
omogenei fabbisogni su particolari aree tematiche (tecniche e strategie di
ricerca di lavoro, nuove forme di lavoro, conoscenza del mercato del lavoro
e delle professioni locale, ecc.).
Formazione Permanente (o educazione degli adulti)
È la formazione che coinvolge le persone indipendentemente dall’età e dalla
condizione lavorativa: è costituita dall’insieme delle opportunità educative
formali (Istruzione e Formazione Professionale certificata) e non formali
(cultura, educazione sanitaria, sociale, formazione alla vita associativa,
educazione fisico-motoria) rivolte a cittadini in età adulta. Nell’ottica di
un’offerta integrata tra sistema scolastico, Formazione Professionale e
mondo del lavoro, e di una politica di accesso all’apprendimento lungo tutto
l’arco della vita, la Formazione Permanente tende al raggiungimento dei
seguenti obiettivi:
• favorire l’estensione delle conoscenze (nuovi alfabeti, nuovi linguaggi);
• favorire l’acquisizione di specifiche competenze connesse al lavoro ed
alla vita sociale;
• recuperare bassi livelli di istruzione e formazione.
Formazione Professionale
La Formazione Professionale è un servizio pubblico che ha la funzione di
favorire l’occupazione in stretto collegamento con le richieste che
provengono dal mercato del lavoro. I corsi forniscono quindi le conoscenze
teoriche e le capacità pratiche necessarie per svolgere in modo qualificato
i ruoli lavorativi. L’attuazione e la gestione dei corsi è affidata ad Enti
di Formazione, pubblici e privati, riconosciuti idonei dalla Regione a
svolgere queste attività.
Formazione Superiore
Comprende la Formazione post-obbligo formativo, la Istruzione Formazione
Tecnica Superiore prevista dalla Legge 144/99 art. 69, l’Alta Formazione
relativa ad interventi all’interno e successivi ai cicli universitari.
I.F.T.S. Istruzione Formazione Tecnica Superiore
I corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore sono percorsi di Alta
Formazione post-diploma, alternativi all’università. Hanno l’obiettivo di
creare figure professionali necessarie a settori produttivi caratterizzati
da profonde trasformazioni tecnologiche e professionali e dalla
internazionalizzazione dei mercati, con particolare attenzione alle piccole
e medie imprese dei distretti industriali.
Si rivolgono a giovani ed adulti, senza limiti di età, con o senza impegni
lavorativi, nel rispetto delle pari opportunità. A partire dalla
programmazione 2000/2001 è consentito l'accesso ai corsi anche a coloro che
non sono in possesso del diploma di Scuola Secondaria Superiore purché
dimostrino di possedere i requisiti culturali minimi fondamentali e
irrinunciabili per l'accesso a un canale di livello post-secondario.
Sono realizzati, su indicazione delle Regioni, da almeno quattro soggetti:
Enti di formazione, istituti superiori, università, imprese.
Trasmettono solide conoscenze scientifico-tecnologiche, competenze
tecnico-professionali specifiche, competenze relazionali e di comunicazione
su tematiche comportamentali.
Sono strutturati in un percorso flessibile e modulare composto da unità di
apprendimento che consentono l’acquisizione di competenze in sé concluse e
certificabili, e prevedono periodi di alternanza formazione-lavoro, stage
aziendali o in strutture pubbliche.
Ogni esperienza formativa viene certificata in crediti che possono essere
utilizzati nell’ambito di un percorso ulteriore di formazione (anche
universitaria) o di lavoro.
I corsi IFTS hanno una durata minima di due semestri e massima di quattro,
di cui il 30% in stage formativi aziendali. Rilasciano il Certificato di
Specializzazione Tecnica Superiore valido su tutto il territorio nazionale e
corrispondente al 4° livello europeo.
Indicazioni regionali
Documento costitutivo del sistema di Istruzione e formazione professionale
che specifica la natura del nuovo sistema ed il suo ordinamento (repertorio
delle comunità/profili professionali, durata e articolazione dei corsi,
titoli, modalità di certificazione), gli obiettivi generali del processo
formativo, gli obiettivi specifici di apprendimento, le modalità per la
compilazione del Portfolio delle competenze al fine del riconoscimento dei
titoli e la gestione dei crediti e dei passaggi, le risorse messe a
disposizione degli Organismi accreditati.
Individualizzazione
Soluzione radicalmente differente da quella della personalizzazione: se lì
l’orientamento al percorso soggettivo si svolge mantenendo il gruppo di
apprendimento, l’individualizzazione del percorso formativo si realizza
rompendo i riferimenti tra individuo e gruppo. La formazione è
individualizzata quando si svolge in un rapporto 1:1 tra docente/formatore e
allievo/utente. Ciò consente di rompere i vincoli spazio-temporali oltre che
psicologici e cognitivi che il gruppo porta con sé (anche se in tal modo
vengono meno i fattori di facilitazione del processo di apprendimento che
pure il gruppo-classe porta con sé). Solitamente, la formazione
individualizzata si svolge in presenza di sistemi anche parzialmente di
autoapprendimento, spesso con l’ausilio di supporti informatici. Ciò rende
possibile anche la Formazione a Distanza.
Informazione orientativa
Facile e qualificato accesso alle informazioni sulle opportunità di
istruzione, formazione e lavoro su scala locale, nazionale ed europea
mediante sistemi informativi cartacei o multimediali consultabili dalle
persone individualmente o con l’assistenza di un esperto.
Inserimento professionale
Inserirsi professionalmente significa trovare una posizione sancita
socialmente nel sistema economico. È realizzato nell’impresa, nel luogo di
produzione (di beni o di servizi, anche pubblici). La qualità di questo
inserimento dipende dal valore delle interazioni tra la persona e l’impresa:
esse portano la prima a valorizzare le proprie competenze in modo da operare
al suo interno in modo efficace.
Istruzione e Formazione Professionale
Insieme dei percorsi del secondo ciclo degli studi che presentano un
carattere professionalizzante. Si distingue dai percorsi liceali in base al
criterio che sottende il carattere dei percorsi. In tal senso, se i licei
presentano il carattere di “istruzione” nel senso che forniscono allo
studente una visione culturale generale in forza della quale egli può
successivamente completare gli studi in sede universitaria o di formazione
superiore, i Centri e gli Istituti di istruzione e formazione professionale
mirano a dotare la persona di requisiti di competenza tali da consentirle di
immettersi nel mercato del lavoro e delle professioni.
Laboratorio di recupero e sviluppo degli apprendimenti (LaRSA)
Strumento formativo dotato di una duplice valenza:
1. recupero o sviluppo in discipline e attività previste nel piano di studi
tramite azioni personalizzate di compensazione e riequilibrio culturale (con
particolare riguardo alle capacità linguistiche e logico-matematiche) allo
scopo di riallineare la preparazione dello studente ai livelli qualitativi
richiesti per l’accesso;
2. passaggio da un sottosistema all’altro, mediante la contabilità di debiti
e crediti, connesso al Portfolio delle competenze.
Libretto formativo
Si tratta di un libretto ufficiale che permette di documentare le competenze
via via acquisite dal soggetto. L'integrazione di queste competenze permette
l’acquisizione di certificazioni o il rientro scolastico.
Lifelong learning
Apprendimento lungo tutto l’arco della vita. È diventato lo strumento
centrale per consentire ai cittadini di affrontare le sfide emergenti della
complessità, utilizzando nuove risorse comunicative, interpretative e più
genericamente relazionali.
Lifewide learning
Apprendimento che abbraccia tutti gli aspetti della vita e che può essere di
tre tipi:
• apprendimento formale: si svolge negli istituti di formazione e porta
all’ottenimento di diplomi e di qualifiche riconosciute;
• apprendimento non formale: si svolge al di fuori delle principali
strutture di formazione e istruzione e può attivarsi sul luogo di lavoro,
presso organizzazioni culturali o sportive, associazioni ecc.;
• apprendimento informale: tutto ciò che viene dalla vita quotidiana e che
spesso non è riconosciuto come tale neppure dall’individuo interessato.
Linea guida
Documento che fissa finalità, obiettivi e procedure di una specifica
organizzazione di servizi. Solitamente la linea guida viene elaborata in un
contesto di gestione della Qualità oppure in attività innovative.
Livelli essenziali delle prestazioni (LEP)
Documento costitutivo del sistema di Istruzione e Formazione Professionale,
di responsabilità delle Regioni, che indica le condizioni organizzative,
gestionali e professionali che ogni organismo è tenuto ad assicurare agli
studenti ed alle famiglie.
Master
Al termine della laurea si può partecipare a Master di I livello conseguendo
relativo titolo. Con la laurea specialistica si può accedere anche a Master
di II livello. Un master fornisce un’ulteriore preparazione specialistica al
lavoro ed è spesso connotato da uno stage propedeutico al conseguimento del
titolo. Alcuni, organizzati da Enti di Formazione accreditati e strutture
universitarie, sono finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Si tratta dei
master integrati, per frequentare i quali è possibile richiedere un voucher
formativo individuale di massimo 3.500 euro, durante il periodo di apertura
del bando specifico.
Obiettivo formativo
Risultato di apprendimento perseguito dai formatori, mirante ad un
cambiamento atteso nell’allievo, coerente con il Profilo educativo,
culturale e professionale. Rappresenta, quindi l’esito di un percorso
formativo intenzionale, mirato sulle specifiche capacità dell’allievo,
definito tenendo conto dei diversi ambiti in cui si esprime la sua
personalità: intellettuale, morale, estetico-espressivo, relazionale,
affettivo, operativo. Sulla base di tali obiettivi si elaborano le Unità di
apprendimento che conducono gli allievi ad acquisire competenze nei vari
ambiti dell’agire umano.
Obiettivo specifico di apprendimento
Conoscenza e abilità connessa all’Unità di apprendimento (di cui costituisce
un ingrediente indispensabile ma non sufficiente), che rappresenta una
risorsa messa a disposizione dell’allievo al fine di affrontare
adeguatamente il compito richiesto in modo da acquisire una o più
competenze.
Obbligo formativo (fino a 18 anni)
Con la legge n. 144 del maggio 1999 è previsto l’obbligo di formazione fino
a 18 anni. Ciò significa che i giovani, terminato l’obbligo scolastico,
dovranno:
• proseguire gli studi all’interno della scuola secondaria superiore oppure
• frequentare un corso di Formazione Professionale, che porti
all'acquisizione di una Qualifica oppure
• inserirsi nel lavoro tramite contratti di apprendistato.
Obbligo scolastico (fino a 15 anni)
Con la legge n. 9 del gennaio 1999 l’obbligo scolastico inizia a 6 anni e
termina a 15. Vuol dire che chi oggi frequenta la terza media dovrà
continuare la scuola ancora per un anno per assolvere l’obbligo scolastico,
sanando uno squilibrio che aveva caratterizzato il sistema scolastico
italiano rispetto agli altri paesi europei.
Oggi adempie all’obbligo scolastico l’alunno che ha conseguito la promozione
al secondo anno di scuola secondaria superiore: chi non riesce ad arrivare
alla promozione è prosciolto dall'obbligo se, al compimento del quindicesimo
anno di età, dimostra di avere osservato per almeno nove anni le norme
sull’obbligo scolastico.
Orientamento
L’orientamento consiste in un insieme di attività volte ad aiutare le
persone a prendere decisioni (sul piano educativo, professionale e
personale) e ad attuarle, in un processo di accompagnamento lungo tutto
l’arco della vita.
L’orientamento riguarda sia l’educazione alla scelta di percorsi di
Istruzione e Formazione, sia l’educazione alle opportunità professionali,
finalizzata alla conoscenza, anche diretta, del mondo del lavoro.
Tutti gli Enti e le istituzioni che hanno una finalità educativa, formativa
o sociale (scuole, università, Enti di Formazione Professionale, centri per
l’impiego...) contemplano anche l’orientamento tra i loro obiettivi
prioritari.
I Servizi di Orientamento, invece, hanno l’orientamento quale unica e
sostanziale finalità, svolgendo tre funzioni principali:
• informazione orientativa;
• consulenza orientativa;
• formazione orientativa.
Patto orientativo-formativo
È un patto - formalizzato oppure informale - mediante il quale l’organismo
che eroga orientamento o formazione si impegna a fornire all’utente tutti
gli strumenti, i servizi e le relazioni necessarie al raggiungimento di un
determinato esito, mentre l’utente, a sua volta, si vincola a corrispondere
ai criteri di impegno e di comportamento necessari per poter svolgere in
modo adeguato il percorso.
Passaggio
Processo formativo tramite il quale una persona collocata entro un
particolare percorso scolastico-formativo può accedere ad un altro vedendo
valorizzato il proprio bagaglio di acquisizioni. Il passaggio richiede una
collaborazione tra organismo inviante ed organismo ricevente e l’attivazione
di un apposito LaRSA che consenta alla persona di acquisire le conoscenze,
le abilità e le competenze necessarie al buon fine dell’azione. Il passaggio
è l’esito di una volontà dell’allievo e della relativa famiglia; esso si
esprime mediante una domanda esplicita che indica il tipo di formazione
desiderata e il Centro o Istituto in cui intende transitare.
Percorsi formativi destrutturati (seconda chance)
Particolare metodologia di interevento educativo rivolta in prevalenza ad
adolescenti e giovani in difficoltà (scolastica e/o sociale) che opera
secondo un approccio promozionale e valorizzante, teso ad offrire a tali
utenti un’alternativa di “successo” che consenta loro di inserirsi
positivamente in un ruolo sociale desiderato superando precedenti esperienze
negative.
Percorso formativo
Rappresenta il cammino di apprendimento che l’allievo persegue avendo come
riferimento il raggiungimento del successo formativo.
Personalizzazione
Riferimento del percorso educativo-formativo alla specifica realtà personale
dell’allievo. Personalizzare significa delineare differenti percorsi di
trasferimento-acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze, in base
alle caratteristiche personali degli allievi: stili di apprendimento, metodi
di studio, caratteristiche peculiari. La personalizzazione avviene comunque
nell’ambito di un gruppo di allievi che condividono un medesimo percorso di
apprendimento, fatte salve le necessarie attività di individualizzazione.
Piano dell’offerta formativa
Documento alla base dell’attività del Centro di Istruzione e Formazione
Professionale che indica: missione dell’organismo, strategia formativa e
partnership, target e territorio di riferimento, offerta di formazione e di
servizi, criteri metodologici, stili professionali e politica della Qualità.
Piano formativo personalizzato
Documento elaborato dal team dei formatori che delinea in chiave cronologica
le principali attività/prodotti con relative competenze mirate,
specificando, in riferimento ad ogni attività-prodotto, lo sviluppo degli
orari, il personale coinvolto (tutor coordinatore, scienze umane, area
scientifica, area professionale, sviluppo capacità personali) con
responsabilità e compiti, le modalità di accesso, le risorse necessarie, le
modalità di orientamento e valutazione, l’intesa circa la compilazione del
Portfolio. Il Piano formativo, che prevede inoltre le occasioni di
personalizzazione e le forme in cui queste vengono attivate, non è un
programma precostituito, ma si sviluppa passo passo lungo il percorso
tramite le Unità di Apprendimento realizzate, tanto da risultare completo
solo al compimento dell’intero cammino.
Portfolio delle competenze individuali
Raccolta significativa dei lavori dell’allievo che racconta la storia del
suo impegno, del suo progresso o del suo rendimento. Tramite esso è
possibile capire la storia della crescita e dello sviluppo di una persona
corredandola con materiali che permettono di comprendere “che cosa è
avvenuto” dal momento della presa in carico della persona fino al momento
della partenza, passando per le varie fasi di cui si compone il percorso
formativo.
Il portfolio è concordata e definito nell’ambito del Centro; esso comprende
i seguenti ambiti: anagrafico, orientativo, formativo e valutativo,
certificativi. Esso è composto da una parte essenziale – corrispondente al
“libretto formativo” da consegnare alla persona ed agli eventuali
interlocutori (sistema educativo, sistema lavorativo e professionale) e
dagli allegati conservati presso il Centro.
Professionalità
Insieme di competenze e risorse che consentono alla persona di risolvere in
modo soddisfacente i problemi di un particolare ambito di lavoro. Non è solo
qualcosa di esterno, ma è un vero e proprio “vestito” che modella la
personalità. La professionalità richiede una partecipazione interiore; essa
“viene da dentro” e si esprime in una passione per il proprio lavoro, nella
curiosità e nel desiderio di apprendere e migliorare continuamente.
Profilo educativo culturale e professionale (PECuP)
Il PECuP dello studente, alla fine del percorso di qualificazione
professionale, costituisce la “bussola” per la determinazione sia degli
“obiettivi generali del processo formativo” sia degli “obiettivi specifici
di apprendimento”, che saranno contenuti nelle Indicazioni regionali per i
Piani Formativi Personalizzati dei singoli Istituti/Centri.
Qualifica professionale
Vedi “Diploma di qualifica professionale”.
Repertorio delle comunità/famiglie professionali
Documento, connesso alle indicazioni regionali, che comprende la
classificazione delle comunità e le relative figure professionali previste
nei titoli rilasciati dal sistema di Istruzione e Formazione Professionale.
Requisiti professionali
Sono le competenze necessarie per esercitare una determinata professione.
Rientro scolastico
È il rientro nel sistema scolastico istituzionale.
Riforma dei cicli
La legge n. 30 del 1 febbraio 2000 del riordino dei cicli prevede sette anni
di scolarità nel ciclo primario, due anni nel ciclo secondario per
l’assolvimento dell’obbligo scolastico, tre anni nel ciclo secondario o
nella Formazione Professionale o nel lavoro per l’assolvimento dell’obbligo
formativo.
Risultati attesi
Competenze che debbono essere accertate ai fini della certificazione del
credito relativo a una determinata Unità Formativa Capitalizzabile.
Ruolo lavorativo
È l’insieme delle attività e delle funzioni effettivamente svolte
nell’ambito di una posizione lavorativa.
Situazione di apprendimento
Esperienza formativa che il team dei formatori è chiamato a “creare” e che
ponga l’allievo, nel confronto con problemi di cui coglie il senso, di porsi
in modo attivo alla ricerca di una soluzione adeguata, superando gli
ostacoli che incontra, mobilitando in tal modo un processo di apprendimento
autonomo, personale, autentico. Tale processo è centrato sull’azione; tanto
che si può affermare che la conoscenza passa necessariamente per l’azione
per poi giungere ad una piena formalizzazione attraverso il linguaggio. Tale
metodologia mira a perseguire una visione unitaria della cultura a partire
dall’esperienza evitando la meccanica trascrizione degli obiettivi generali
del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento in
chiave di didattica disciplinare. Risulta quindi prevalente l’attività di
laboratorio rispetto a quella di aula.
Soggetto gestore
Ente, organismo, impresa responsabile della realizzazione dei percorsi
formativi.
Soggetto promotore
Ente, associazione, impresa che, avendo esigenze di formazione, promuove
iniziative di formazione in risposta alle esigenze espresse.
Specializzazione
Rappresenta una formazione mirante all’approfondimento di un particolare
ambito di lavoro in modo da acquisire una competenza ulteriore. Essa è
pertanto successiva alla qualificazione e si acquisisce solitamente dopo un
certo periodo di lavoro.
Stage
Fase prevista all’interno di un corso di Formazione Professionale,
consistente nel trascorrere un certo periodo di tempo all’interno di una
realtà lavorativa allo scopo di esercitare direttamente uno specifico ruolo
professionale prima dell’inserimento nel lavoro vero e proprio e per
verificare, integrare, rielaborare quanto appreso in aula.
Standard professionali e formativi (minimi)
Caratteristiche delle prestazioni relative al percorso formativo che
indicano la misura minima dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, base
dell’accreditamento necessario per poter erogare un’istruzione e formazione
compatibile con l’ordinamento, anche al fine del rilascio del titolo e
dell’assunzione di un ruolo corrispondente.
Successo formativo
Risultato dell’attività educativa mediante la quale la persona è in grado di
trasformare le proprie capacità (attitudini, atteggiamenti, risorse,
vocazione) in vere e proprie competenze, al fine di ottenere comunque un
risultato soddisfacente in termini di conseguimento di una qualifica
professionale coerente con i principali sistemi di classificazione
disponibili, garanzia di un supporto all’inserimento lavorativo. Dà la
possibilità di una prosecuzione della formazione nell’ambito dell’anno di
diploma di formazione come pure nell’ambito della Formazione professionale
superiore ed eventualmente nella prosecuzione nell’Istruzione e
nell’Università.
Sviluppo professionale
Concezione derivante da un modello teorico di origine canadese (ADVP –
Attivazione dello Sviluppo Vocazionale Personale) secondo cui il soggetto
organizza il suo progetto personale di vita e di lavoro in base all’immagine
che ha di se stesso nei vari stadi del suo sviluppo; ciò gli permette di
acquisire la maturità professionale necessaria a formulare una sintesi delle
varie esperienze maturate nel decorso evolutivo, tale da renderlo capace di
tradurre l’immagine di sé in termini professionali. Secondo questa
concezione, le scelte professionali vengono elaborate lungo un processo
evolutivo segnato da stadi e caratterizzato da compiti che l’individuo deve
assolvere per pervenire a scelte soddisfacenti per sé e per la società, in
una sequenza di comportamenti vocazionali e di decisioni che gradualmente
tessono la trama dello sviluppo della carriera individuale.
Tirocinio
Il tirocinio è un’esperienza formativa e di orientamento, un’opportunità di
inserimento temporaneo nel mondo del lavoro realizzata presso aziende
pubbliche e private.
Il tirocinio non prevede un contratto di lavoro, è finalizzato
all’acquisizione di una esperienza pratica, alla crescita professionale e
personale del tirocinante e rientra in un progetto personalizzato di
formazione o di ricerca del lavoro. Inoltre con la riforma dell’ordinamento
didattico delle Università italiane, imperniata sul sistema dei crediti
formativi, il tirocinio rientra a pieno titolo nel percorso didattico degli
studenti.
Attraverso la conoscenza diretta del contesto lavorativo, il tirocinio
permette la socializzazione reciproca tra mondo del lavoro e persone
impegnate in processi educativi-formativi o di ricerca di occupazione,
contribuisce all’acquisizione di nuove competenze e favorisce l’inserimento
o il reinserimento lavorativo di soggetti in difficoltà rispetto al mercato
del lavoro.
Tutor-coordinatore
Figura indispensabile in ogni azione di Istruzione e Formazione
Professionale che ha il compito di guidare l’équipe dei formatori coinvolti,
presiedere alle fasi di progettazione e programmazione (piano formativo),
coordinare le attività, facilitare i processi di apprendimento e sostenere
il miglioramento continuo dell’attività formativa e didattica.
Unità di Apprendimento (UdA)
Struttura di base dell’azione educativa di Istruzione e Formazione
Professionale. Essa ha valore strettamente contestuale: si riferisce a
precise persone, in relazione ad uno specifico contesto. Viene elaborata
coerentemente con la normativa ed i documenti preparatori – che
costituiscono vincoli, criteri e proposte di riferimento, ma non dei
programmi, a partire dalla lettura del preciso contesto in cui l’azione si
svolge ovvero i destinatari, il settore/comunità professionale, il
territorio con le sue risorse ed i suoi vincoli. L’UdA prevede la
definizione di:
• obiettivi formativi;
• compito/prodotto;
• competenze mirate;
• obiettivi specifici di apprendimento correlati;
• utenti e loro caratteristiche;
• aspetti metodologici ed organizzativi.
Unità formative capitalizzabili
Sono delle unità di formazione finalizzate al raggiungimento di determinate
competenze professionali. Sono uno strumento utile al docente per aiutarlo
nell’articolazione dei contenuti della disciplina e aiutano l’allievo nella
predisposizione un percorso formativo personalizzato.
Valutazione autentica
Metodologia valutativa – collocata entro un approccio formativo coerente -
che mira a verificare non solo ciò che un allievo sa, ma ciò che “sa fare
con ciò che sa” fondato su una prestazione reale e adeguata
dell’apprendimento che risulta così significativo, poiché riflette le
esperienze reali ed è legato ad una motivazione personale.
Voucher
Gli assegni formativi o voucher sono finanziamenti individuali che la
Regione e le Province assegnano a lavoratori per frequentare un corso di
aggiornamento professionale. I corsi devono essere scelti all’interno di
cataloghi della Formazione Individuale appositamente progettati per queste
iniziative.
Work-experience
Attività formative caratterizzate da un’esperienza lavorativa diretta. Fanno
parte di questa categoria i tirocini e i piani di inserimento professionale.
Non rientra in questa voce lo stage, che costituisce ormai una parte
integrante di tutte le attività formative.